Metodo Charmat

I vini spumanti devono la loro effervescenza al processo di spumantizzazione, noto anche come presa di spuma. Questo processo prevede una seconda fermentazione del vino in cui zuccheri e lieviti vengono aggiunti per innescare la fermentazione e la formazione di anidride carbonica, che conferisce al vino le sue caratteristiche bollicine e il perlage distintivo.

Esistono principalmente tre metodi di spumantizzazione: il Metodo Classico, il Metodo Ancestrale e il Metodo Martinotti-Charmat. Ognuno di questi metodi ha le proprie caratteristiche e influisce sulle qualità del vino spumante finale.

Un'eccellenza tutta italiana

Il Metodo Charmat, ideato dall'astigiano Martinotti, è un'eccellenza tutta italiana.

Nel 1895, l'enologo italiano Federico Martinotti, direttore della Regia stazione enologica di Asti, ideò il Metodo Martinotti allo scopo di ridurre i tempi di produzione. Questo metodo prevedeva la fermentazione in autoclavi anziché in bottiglia, come nel Metodo Classico. Circa quindici anni dopo, il francese Eugène Charmat sviluppò ulteriormente e brevettò questa tecnica, dando origine al Metodo Charmat, che divenne popolare per la sua efficienza nella produzione di vini spumanti.

Il Metodo Charmat si distingue per la sua fermentazione in massa in autoclavi, che consente una produzione più rapida e efficiente dei vini frizzanti, mantenendo al contempo la freschezza e la qualità dei prodotti finali.

Le Fasi del Metodo Charmat

Le uve vengono pigiate per estrarre il mosto base, che viene fermentato. Successivamente, diversi vini base vengono mescolati per creare la cuvée, cui vengono aggiunti zuccheri e lieviti per la seconda fermentazione in autoclave. Qui si formano le bollicine. Dopo la maturazione, il vino viene filtrato, dosato e imbottigliato. Il Prosecco Charmat è apprezzato per i suoi aromi fruttati e la sua effervescenza vivace, ideale per aperitivi e piatti leggeri.

Il vino spumante più famoso prodotto con il Metodo Charmat è indubbiamente il Prosecco, noto per la sua freschezza al palato, il profumo aromatico e la facilità di bevuta. Il Metodo Charmat si adatta perfettamente alla Glera, il vitigno principale del Prosecco, in quanto valorizza i suoi caratteristici sentori e sapori, garantendo che rimangano intatti una volta versati nel calice.

Metodo Charmat o Metodo Classico?

Il Metodo Charmat si differenzia dal Metodo Classico per la seconda fermentazione che avviene in grandi autoclavi, a differenza delle singole bottiglie utilizzate nel Metodo Classico.

Il Metodo Charmat, infatti, prevede una seconda fermentazione del vino base in grandi autoclavi, dove vengono aggiunti zucchero e lieviti per creare le bollicine. Questo metodo è noto per essere veloce ed efficiente. Il Metodo Classico, invece, prevede la seconda fermentazione in bottiglia. Dopo la prima fermentazione, zucchero e lieviti vengono aggiunti direttamente alla bottiglia, dove avviene la formazione delle bollicine.

Entrambi i metodi producono vini spumanti di alta qualità, ma hanno caratteristiche e tempi di produzione diversi.
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